massimo greco

 

 

 

 

Kore perde il pelo ma non il vizio 

Arriva l’ennesima nomina nel sistema universitario ennese, è quella del Pro-Rettore vicario. Anch’essa è stata varata con lo stile che ha caratterizzato tutte le altre che qui ricordiamo: il Rettore è stato nominato dal Presidente della Libera Università che a sua volta coincide con il Presidente della Provincia di Enna; il Direttore Amministrativo è stato reclutato con atto unilaterale del Presidente della Libera Università; il Direttore Accademico è stato individuato con atto unilaterale dal Presidente della Libera Università tra i componenti del Comitato tecnico-ordinatore; il Comitato di valutazione di ateneo è stato nominato con atto unilaterale dal Presidente della Libera Università. Continua quindi la strategia di Kore di posizionare i vertici dell’ateneo secondo il criterio dell’incarico fiduciario. Certamente non sono in discussione le qualità professionali dei beneficiari di tali attenzioni, tuttavia il metodo che viene utilizzato in questa Università appare troppo “libero”, quasi “libertino”. Vero è che le libere università si distinguono da quelle statali per una forte autonomia, ma questo non può certo diventare il pretesto per stravolgere le regole democratiche e della partecipazione attraverso una gestione fiduciaria non espressione della sintesi feconda dei saperi, che depriva la “polis” accademica (docenti, studenti, operatori e lavoratori) di una genuina espressione democratica, cioè il diritto al voto, sia per il massimo ruolo di rappresentanza, sia per gli organismi di governo accademici e/o amministrativi. Credo che sia opportuno ricordare che Libera Università vuol dire almeno due cose: la prima che non è statale, la seconda che non è privata. Questo significa che le regole che la stessa deve seguire sono quelle pubblicistiche e non quelle di stampo privatistico. Infatti, in base alla consolidata giurisprudenza della Corte di Giustizia, il riconoscimento della qualifica di organismo di diritto pubblico presuppone la cumulativa individuazione, oltre che del requisito della personalità giuridica, della sussistenza di un’influenza dello Stato o di altri Enti Pubblici sull’Ente in considerazione, di cui sono espressione il controllo sulla gestione ed il potere di nomina degli amministratori, nonché di finanziamenti pubblici; i suddetti requisiti sono funzionali allo svolgimento di un’attività diretta alla soddisfazione di bisogni d’interesse generale, aventi carattere non economico.  La Libera Università ha di per sé natura di organismo di diritto pubblico per il solo fatto di dover rispondere a bisogni collettivi di natura non economica; pertanto, essa è tenuta ad applicare le norme sull'evidenza pubblica in tutti i casi in cui dette attività afferiscano strumentalmente alla gestione di servizi pubblici come quelli di promuovere e gestire corsi universitari legalmente riconosciuti. Se a ciò si aggiunge che alla Libera Università, ad oggi è assicurata una dotazione patrimoniale esclusivamente pubblica (fondi assegnati dal CEU e tasse universitarie), rifletterei parecchio prima di continuare ad utilizzare procedure non partecipate e poco democratiche.  

Il Consigliere Provinciale

 

Enna 15 /5/2006

 Massimo Greco
 

 

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