massimo greco

 

 

 

 

Tassa rifiuti, si paga o non si paga? 

Mai come in questa occasione un interrogativo si è protratto per così lungo tempo. Il cittadino ennese è frastornato da chi pretende il pagamento per un servizio erogato e da chi lo incita a non versare alcun tributo perché ritiene di non dovere pagare così tanto. Un dilemma che dura ormai troppo tempo e che si presenta puntualmente ogni qual volta la Società Enna-Euno trasmette le periodiche fatture per la tariffa d’igiene ambientale (TIA). Obiettivamente non è facile dirimere la controversia, soprattutto in un contesto in cui le normative si inseguono mettendo in imbarazzo anche gli Organi di Giustizia chiamati a pronunce, auspicabilmente, risolutive. Per la verità una situazione complessa come questa avrebbe preteso una gestione più serena e competente e magari meno politicizzata, ma purtroppo la “politica” ha sottovalutato gli effetti perversi che si sono generati e che stanno creando tutte le condizioni per un commissariamento della Società d’ambito. Ma il cittadino vuole comunque sapere se deve pagare o non deve pagare ed assiste quotidianamente, suo malgrado, a scontri istituzionali, a manifestazioni di protesta, a scioperi degli operatori e a disservizi di vario genere. Io, che non ho la presunzione di avere la verità in tasca, posso soltanto dire come la penso, perché ho inteso non pagare e perché la Commissione provinciale Tributaria mi ha dato ragione. Ho sostenuto e continuo a sostenere due cose: la prima è che se la tariffa venisse approvata dal consiglio comunale, questa sarebbe non solo il risultato della mediazione politica, trovando la sua genesi solo nella sede più autorevole e rappresentativa degli interessi di una comunità locale, ma troverebbe altresì i necessari approfondimenti atti a diversificare l’ammontare della tariffa in considerazione di parametri socialmente più equi quali, le fasce domestiche, le fasce dei ceti meno abbienti, le fasce produttive ecc.. La seconda è che, trattandosi di corrispettivo tributario visto che il cittadino, a differenza di altre tipologie di servizi di pubblica utilità quali luce, gas ecc.., non sottoscrive alcun contratto di fornitura, non può essere assoggettato anche all’IVA, perché, viceversa, si configurerebbe una doppia imposizione tributaria per lo stesso servizio ottenuto. Queste due motivazioni sono state confermate dalla citata Commissione Tributaria con sentenza n. 49/01/06. Il conforto dell’autorevole pronunciamento della Commissione mi induce a ritenere illegittime anche le recenti tariffe trasmesse dalla Società Enna-Euno per l’anno 2005. Mi auguro che il Comune di Enna cessi la sua azione pilatesca sull’argomento e prenda posizione nel rispetto dei propri cittadini-contribuenti. 

Il Consigliere Provinciale

 

Enna 17/ 6/2006

 Massimo Greco
 

 

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