massimo greco |
Oggetto: Attività ispettiva Comunicazione
Al Presidente del Consiglio Prov.le di Enna p.c. Al Presidente della Provincia Reg.le di Enna p.c. All’Assessorato Reg.le alla Famiglia ed alle Autonomie Locali Palermo
Al “danno” si è aggiunta la “beffa”! La S.V., non solo ha convocato il consiglio provinciale in orario antimeridiano per “oppiare” il dibattito sul bilancio di previsione, ma, dietro la copertura della stessa “discutibilissima” conferenza dei capi-gruppo ha omesso d’inserire all’ordine del giorno l’attività ispettiva. Si rammenta alla S.V. che l’inserimento all’ordine del giorno degli atti ispettivi, così come previsto dagli artt. 47 e seguenti del Regolamento del Consiglio, è obbligatorio e non rientra certamente nei poteri della S.V. o della Conferenza dei Capi Gruppo stabilire se e quando inserire la trattazione della stessa, soprattutto quando, come in questo caso, risultano privi di risposta atti ispettivi datati gennaio. Solo i firmatari dell’attività ispettiva sono titolati ad autorizzare la non trattazione dell’argomento e non certo la S.V. che appartiene, tra l’altro, alla maggioranza politica. A ciò si aggiunge che il 3° comma dell’art. 43 del T.U. prescrive il termine di 30 gg. entro il quale il Presidente della Provincia deve rispondere. La violazione di tale adempimento previsto dalla norme legislative e regolamentari, oltre a configurare ipotesi di illecito amministrativo sanzionato dal competente Assessorato Regionale che leggendo per conoscenza è invitato a promuovere l’azione ispettiva ai sensi dell’art. 25 della L.r 44/91, può comportare anche l’attivazione di un procedimento penale per rifiuto in atti d’ufficio a cui lo Scrivente non vorrebbe ricorrere. Si invita pertanto ancora una volta la S.V. non solo a garantire la terzietà del ruolo istituzionale che riveste, ma di rispettare quanto previsto da leggi e regolamenti.
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