Sul futuro dell’autodromo qualcuno bleffa
La coesistenza tra l’autodromo di Pergusa e la Riserva
Speciale è stato da sempre uno dei problemi più spinosi per
la comunità ennese, combattuta dal sogno di mantenere le
attività motoristiche senza danneggiare il contesto
naturalistico del lago. Dunque due legittimi interessi
pubblici da tutelare nella misura in cui non entrano in
reciproco contrasto. Quando i due interessi non sono più
compatibili tra loro si pone il gravoso dilemma per le
comunità interessate di comparare il peso degli stessi onde
giustificare l’eventuale prevalenza dell’uno sull’altro.
Negli anni, i tentativi di far quadrare il cerchio sono
stati tanti a partire dall’istituzione legislativa della
Riserva di Pergusa e dal suo declassamento scientifico da
integrale a speciale, con lo scopo, evidentemente non
raggiunto, di ammorbidire il regime vincolistico.
L’autodromo ed i suoi sostenitori hanno combattuto una
nobile battaglia, ma da qualche anno sembrano non essere più
animati dal continuare a credere in un sogno che si
sbiadisce sempre più. Non è un caso che la stagione
motoristica è ormai un triste ricordo. La causa ufficiale
sembra essere quella del mancato adeguamento del circuito
alle norme di sicurezza imposte dalla Federazione sportiva.
E su questo punto, in questi giorni, abbiamo pure assistito
a strani giochi di parole tendenti ad abbindolare l’opinione
pubblica. Il Presidente del Consorzio Ente Autodromo di
Pergusa, in una delle numerose interviste veicolate dalla
carta stampata, ha parlato di una conferenza di servizi
tenutasi negli uffici dell’Assessorato Reg.le Territorio e
Ambiente in cui si è analizzata anche la procedura di
esproprio dei terreni finalizzata alla futura realizzazione
delle vie di fuga richieste dalla citata Federazione
sportiva. Qui si consuma uno dei bluff sull’argomento,
infatti l’unica conferenza dei servizi che si è tenuta
presso l’Ufficio palermitano non ha riguardato la questione
dell’adeguamento del circuito automobilistico, la cui
progettazione a cura del Consorzio è solo allo studio, ma un
progetto presentato dalla Provincia Reg.le di Enna che
riguarda la realizzazione di opere di rinaturalizzazione
della Riserva pergusina, per il quale occorre acquisire
tutti i preventivi pareri degli Enti a vario titolo preposti
alla tutela della Riserva. La scelta può essere dolorosa, ma
la comparazione dei due interessi si è troppo sbilanciata a
favore della prevalenza ambientale e paesaggistica della
conca pergusina rispetto a quello sportivo progressivamente
sfumatosi. Infatti mentre il circuito automobilistico non
figura più in nessun calendario sportivo, il lago di Pergusa
continua a conquistare gli onori della cronaca, tra cui
l’ultimo, quello di essere inserito tra i quattro “luoghi
del cuore” siciliani nell’ambito di un grande sondaggio
popolare effettuato via internet dal Fondo per l’ambiente
italiano (FAI).
|
|