massimo greco

 

 
 

 

Sul futuro dell’autodromo qualcuno bleffa 

La coesistenza tra l’autodromo di Pergusa e la Riserva Speciale è stato da sempre uno dei problemi più spinosi per la comunità ennese, combattuta dal sogno di mantenere le attività motoristiche senza danneggiare il contesto naturalistico del lago. Dunque due legittimi interessi pubblici da tutelare nella misura in cui non entrano in reciproco contrasto. Quando i due interessi non sono più compatibili tra loro si pone il gravoso dilemma per le comunità interessate di comparare il peso degli stessi onde giustificare l’eventuale prevalenza dell’uno sull’altro. Negli anni, i tentativi di far quadrare il cerchio sono stati tanti a partire dall’istituzione legislativa della Riserva di Pergusa e dal suo declassamento scientifico da integrale a speciale, con lo scopo, evidentemente non raggiunto, di ammorbidire il regime vincolistico. L’autodromo ed i suoi sostenitori hanno combattuto una nobile battaglia, ma da qualche anno sembrano non essere più animati dal continuare a credere in un sogno che si sbiadisce sempre più. Non è un caso che la stagione motoristica è ormai un triste ricordo. La causa ufficiale sembra essere quella del mancato adeguamento del circuito alle norme di sicurezza imposte dalla Federazione sportiva. E su questo punto, in questi giorni, abbiamo pure assistito a strani giochi di parole tendenti ad abbindolare l’opinione pubblica. Il Presidente del Consorzio Ente Autodromo di Pergusa, in una delle numerose interviste veicolate dalla carta stampata, ha parlato di una conferenza di servizi tenutasi negli uffici dell’Assessorato Reg.le Territorio e Ambiente in cui si è analizzata anche la procedura di esproprio dei terreni finalizzata alla futura realizzazione delle vie di fuga richieste dalla citata Federazione sportiva. Qui si consuma uno dei bluff sull’argomento, infatti l’unica conferenza dei servizi che si è tenuta presso l’Ufficio palermitano non ha riguardato la questione dell’adeguamento del circuito automobilistico, la cui progettazione a cura del Consorzio è solo allo studio, ma un progetto presentato dalla Provincia Reg.le di Enna che riguarda la realizzazione di opere di rinaturalizzazione della Riserva pergusina, per il quale occorre acquisire tutti i preventivi pareri degli Enti a vario titolo preposti alla tutela della Riserva. La scelta può essere dolorosa, ma la comparazione dei due interessi si è troppo sbilanciata a favore della prevalenza ambientale e paesaggistica della conca pergusina rispetto a quello sportivo progressivamente sfumatosi. Infatti mentre il circuito automobilistico non figura più in nessun calendario sportivo, il lago di Pergusa continua a conquistare gli onori della cronaca, tra cui l’ultimo, quello di essere inserito tra i quattro “luoghi del cuore” siciliani nell’ambito di un grande sondaggio popolare effettuato via internet dal Fondo per l’ambiente italiano (FAI).       

                                                                                                                                                                                  

 
Enna  22/8/2006

 Massimo Greco