massimo greco

 

 

 

 

Salerno e il mago Casanova

L’atmosfera di fine anno è sempre stata propizia per promuovere ogni forma di fantasia umana pur di chiudere col passato nel migliore dei modi. I politici, impegnati a conservare il consenso elettorale, utilizzano detto periodo per tracciare i rispettivi consuntivi, donandoli ai propri elettori quali doni natalizi. E così, a parte il Sindaco Agnello che raramente ha qualcosa da dire, il passo è stato fatto dal Presidente della Provincia Cataldo Salerno che, per l’occasione, ha indetto pure una conferenza stampa. L’atmosfera che si respirava nella sala dell’Università Kore, mi correggo, nella sala conferenze della Provincia, era certamente natalizia ma anche magica e, per certi versi misteriosa. Chissà cosa aveva da dire il poliedrico Presidente Salerno. Ebbene, nessuna delusione per chi si aspettava acrobazie, artifici e giochi di prestigio. In una lunga ed appassionante relazione il Presidente Salerno, facendo invidia anche al più noto illusionista Casanova, ha messo sul tavolo del proprio fare governativo di tutto e di più. Dai grattacieli alle scale mobili per la città ennese, dai parchi divertimento alle floride economie delle nostre imprese, dalla manna sulla viabilità provinciale alla ripresa immediata delle attività sportive di Pergusa, da un virtuoso sviluppo industriale degli insediamenti nella Valle del Dittaino a scenari caraibici per la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. Non sono mancati i proclami sull’Università Kore e sulla buona politica nella gestione delle risorse idriche a cura dell’ATO idrico (e perché non anche dell’ATO rifiuti?). Il tutto con spruzzate di milioni di euro che ci riportavano alla memoria il film di Totò “Miseria e Nobiltà”. Tuttavia, se è vero che “l’ottimismo è il profumo della vita”, parafrasando una pubblicità televisiva, è anche vero che non si possono continuare a “prendere lucciole per lanterne”, anche perché prima o poi qualcuno si appellerà alla saggia avvertenza di Abramo Lincoln: “potrete prendere in giro qualcuno per sempre, potrete prendere in giro tutti qualche volta, ma non potrete prendere in giro tutti e sempre”. La realtà, piaccia o non piaccia al nostro Presidente prestigiatore, è tristemente diversa ed è bene che se ne faccia una ragione anche lui. A tal fine appare utile poggiare i piedi per terra e ragionare sui dati ufficiali e più recenti che interessano la provincia di Enna, magari per ripartire con una marcia più realistica e funzionale nel 2008.

Nel 2006 la provincia ad avere più sentito gli aumenti dei prezzi al consumo è quella di Enna, unitamente a Cosenza e Frosinone (An. No., “A Enna il carovita preoccupa di più”, Il Sole-24 Ore, 18/12/2006). La provincia di Enna trovasi al penultimo posto tra le 103 province d’Italia per reddito pro capite prodotto da ogni abitante nell’anno 2007 (Ricerca - Unioncamere ed Istituto Tagliacarne, dicembre 2007). La classifica aggiornata delle province siciliane per numero di nuove imprese vede Enna al penultimo posto con sole 22 in più rispetto al precedente anno (Ricerca Movimprese e Unioncamere Sicilia, dicembre 2007). Enna, col 16,7 %, dopo Palermo, è la provincia che secondo i dati forniti dall’Istituto di statistica è quella che fa segnare il tasso di disoccupazione più alto d’Italia nell’anno 2006 (ISTAT, aprile 2007). Ultimo posto anche sul fronte delle attrattività delle province italiane (Osservatorio di Fondazione Italiana Accenture e Università Bocconi, maggio 2006). 103° posizione, pari al penultimo posto, per l'indice di capitale sociale ("Mappe del Tesoro", Roberto Cartocci, Istituto Cattaneo, 2007). Parliamo ancora della qualità della vita come fotografata dalle ultime ricerche condotte da Italia Oggi e da Il Sole 24-Ore? Parliamo del disagio sociale e dell’emergenza droga come fotografati da uno studio condotto dall’IMMI di Troina nell’anno 2006? Ma forse è meglio che ci fermiamo qua per il momento, visto che non poterebbe bene piangerci addosso, soprattutto all’inizio di un nuovo anno.         

Enna 31/12/2007                                                                                                                                                     Massimo Greco

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