massimo greco

 

 
 

 

Grattacieli e partecipazione 

 

Il tema della realizzazione di un grattacielo a Enna-bassa non poteva non destare curiosità e commenti di ogni genere. Del resto la sola parola, dal sapore americano, crea disorientamento in una cittadina abituata a stili di vita estranei a quelli delle aree metropolitane. Se la notizia è vera, e pare che lo sia almeno sul piano dell’idea progettuale, pone una serie di problemi politici e sociali che non posso essere affrontati solo ed esclusivamente dall’Istituzione Comune. Con questo non si vuole dire che qualsiasi iniziativa volta alla modernizzazione e comunque alla realizzazione di opere indispensabili per lo sviluppo debba essere ideologicamente bloccata sul nascere, magari in base al principio secondo cui le opere pubbliche o di interesse pubblico possono anche essere realizzate, ma non nel proprio ambiente circostante (“not in my backyard”). Si vuole soltanto dire che per la realizzazione di determinate opere pubbliche le Istituzioni interessate dovrebbero attivare preventivi processi partecipativi, più noti negli Stati Uniti come “notice and comment”, volti, appunto, a dare notizia e a consentire una partecipazione delle popolazioni locali interessate e degli organismi esponenziali della collettività ai processi decisionali che riguardano la localizzazione di opere pubbliche di rilevante interesse. Lei Istituzioni dovrebbero prevedere (piuttosto che “tavoli” estemporanei convocati ex post, a seguito delle proteste popolari) in via generale dei meccanismi atti a ad informare in via preventiva le comunità interessate da opere pubbliche di notevole impatto del perché di determinate scelte e di valutare, assieme alle comunità stesse, le soluzioni tecniche che sono state previste per scongiurare possibili pericoli che possono derivare dall’esecuzione delle opere. Solo così si potrebbero evitare i blocchi postumi a seguito di manifestazioni di protesta delle popolazioni locali così come avvenuto per la realizzazione dei TAV, la localizzazione dei termovalorizzatori in Campania, l’individuazione di un sito di stoccaggio per le scorie nucleari a Scansano Ionico e la realizzazione di alcune progettate centrali elettriche a carbone.                                                                                                                                                                

 
Enna  20/4/2007

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