’Ospedale di Enna si dota dell’Hospice
Leggere Enna e la sua provincia negli ultimi posti di ogni
tipologia di graduatoria non è più una novità. Lo diventa
invece, allorquando il territorio ennese riesce a promuovere
quelle che tecnicamente vengono chiamate “buone pratiche”.
E’ il caso della recente inaugurazione dell’Hospice a cura
dell’Azienda Ospedaliera Umberto I° di Enna. L’evento si
caratterizza ancora di più se si considera che per la
localizzazione della struttura è stato volutamente scelto
uno dei padiglioni dell’ex ospedale rimasti a Enna-alta.
Ciò, evidentemente, a dimostrazione del fatto che il
Direttore Generale Francesco Naro intende valorizzare al
massimo i preesistenti locali del nosocomio, evitando così
il paventato effetto “dormitorio” del relativo quartiere
cittadino a seguito del trasferimento dei reparti
ospedalieri. Ritornando all’Hospice vediamo di comprendere
in cosa consiste l’iniziativa fortemente voluta dal Manager
e dai suoi collaboratori Murè, Bonomo e Cassarà. L’Hospice,
il terzo in Sicilia, è un centro specializzato
nell’assistenza di pazienti in fase avanzata o terminale di
malattia e nell’accoglienza dei loro familiari. In Italia si
soffre ancora troppo in ospedale, per un dolore a volte
inevitabile, ma sempre inutile. E anche fuori dalle
strutture sanitarie gli italiani sono campioni di dolore
cronico, con un record negativo per il più basso numero di
farmaci oppiacei prescritti. Fino a ieri venivano
rimproverati i nostri nosocomi per l’uso sporadico della
cosiddetta medicina palliativa ma anche per l’assenza di
strutture specializzate, cure a domicilio ed una cultura
diffusa di lotta al dolore. L’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) ha evidenziato che la maggior parte dei casi di
dolore oncologico potrebbe essere trattata applicando le
opportune terapie che derivano dall’evoluzione delle
conoscenze mediche. Tutti i governi hanno il dovere morale
di garantire agli operatori gli strumenti per poter mettere
in atto le indicazioni dell’OMS soprattutto nei paesi
industrializzati dove le lacune dei trattamenti possono
essere facilmente colmate con l’educazione del personale
sanitario e agevolando l’accesso ai farmaci analgesici
oppiacei. L’Azienda Ospedaliera di Enna, anticipando altre
strutture sanitarie siciliane più blasonate, ha accolto la
raccomandazione dell’OMS dotando gli operatori del centro
specializzato e di una ricerca sul dolore (ancora in corso)
su tutti i pazienti che transitano dal nosocomio ennese
durante tutto l’anno corrente.
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