massimo greco

 

 
 

 

’Ospedale di Enna si dota dell’Hospice 

Leggere Enna e la sua provincia negli ultimi posti di ogni tipologia di graduatoria non è più una novità. Lo diventa invece, allorquando il territorio ennese riesce a promuovere quelle che tecnicamente vengono chiamate “buone pratiche”. E’ il caso della recente inaugurazione dell’Hospice a cura dell’Azienda Ospedaliera Umberto I° di Enna. L’evento si caratterizza ancora di più se si considera che per la localizzazione della struttura è stato volutamente scelto uno dei padiglioni dell’ex ospedale rimasti a Enna-alta. Ciò, evidentemente, a dimostrazione del fatto che il Direttore Generale Francesco Naro intende valorizzare al massimo i preesistenti locali del nosocomio, evitando così il paventato effetto “dormitorio” del relativo quartiere cittadino a seguito del trasferimento dei reparti ospedalieri. Ritornando all’Hospice vediamo di comprendere in cosa consiste l’iniziativa fortemente voluta dal Manager e dai suoi collaboratori Murè, Bonomo e Cassarà. L’Hospice, il terzo in Sicilia, è un centro specializzato nell’assistenza di pazienti in fase avanzata o terminale di malattia e nell’accoglienza dei loro familiari. In Italia si soffre ancora troppo in ospedale, per un dolore a volte inevitabile, ma sempre inutile. E anche fuori dalle strutture sanitarie gli italiani sono campioni di dolore cronico, con un record negativo per il più basso numero di farmaci oppiacei prescritti. Fino a ieri venivano rimproverati i nostri nosocomi per l’uso sporadico della cosiddetta medicina palliativa ma anche per l’assenza di strutture specializzate, cure a domicilio ed una cultura diffusa di lotta al dolore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha evidenziato che la maggior parte dei casi di dolore oncologico potrebbe essere trattata applicando le opportune terapie che derivano dall’evoluzione delle conoscenze mediche. Tutti i governi hanno il dovere morale di garantire agli operatori gli strumenti per poter mettere in atto le indicazioni dell’OMS soprattutto nei paesi industrializzati dove le lacune dei trattamenti possono essere facilmente colmate con l’educazione del personale sanitario e agevolando l’accesso ai farmaci analgesici oppiacei. L’Azienda Ospedaliera di Enna, anticipando altre strutture sanitarie siciliane più blasonate, ha accolto la raccomandazione dell’OMS dotando gli operatori del centro specializzato e di una ricerca sul dolore (ancora in corso) su tutti i pazienti che transitano dal nosocomio ennese durante tutto l’anno corrente.

                         

 
Enna  12/7/2006

 Massimo Greco