massimo greco

 

 

 

 

Kore e i suoi poteri

 

Sul futuro di Kore avevamo visto bene, avevamo infatti immaginato di vedere nell’Università Kore non solo un’Istituzione per la promozione dell’alta formazione, ma anche un centro istituzionale in grado di generare stimoli per la vitalità del territorio di riferimento. Del resto il letargo istituzionale in cui sono caduti i comuni della provincia di Enna, capoluogo in testa, non poteva lasciare margini di dubbio su tale assunto, configurandosi Kore, una speranza di sviluppo nascente e vitale a cui aggrapparsi. Così Kore, pur in assenza di una premeditata strategia, sta contribuendo ad alimentare quel capitale sociale di cui la provincia di Enna ha tanto bisogno. Già, più che di capitale in senso economico, la provincia di Enna ha bisogno di capitale sociale, cioè dell’insieme di dotazioni non economiche che emergono più o meno facilmente da un territorio: tradizioni civiche, senso delle istituzioni, pratiche mutualistiche, processi partecipativi, reti immateriali, organizzazioni culturali, fiducia, ottimismo ed innovazione. Tuttavia, cosa sana e giusta è assumere la funzione di stimolo nei confronti delle Istituzioni pubbliche del territorio, altra cosa è sostituirsi ad esse. Capita sempre più spesso, infatti, che Kore assuma iniziative un po’ troppo invasive, disorientando le comunità che tutto hanno bisogno in questo momento, tranne di perdere il senso dell’orientamento. Appare curioso che una Università, già dotata di una sua orchestra musicale, si occupi di promuovere e diffondere pratiche musicali, teatrali ed artistiche; appare curioso che Kore promuova incontri istituzionali su competenze tipicamente e storicamente comunali quali sono quelle urbanistiche e del governo del territorio. Esemplificativa è la vicenda connessa all’ipotesi surreale della realizzazione del sistema di collegamento pedonale tra Enna bassa ed Enna alta, in uno al cosiddetto

Grattacielo. Senza entrare nel merito degli studi di fattibilità, il Comune di Enna avrebbe dovuto assumere la giusta e legittima funzione di regia ed invece tale ruolo è stato assunto da Kore. Così come appare curioso che alcune attività di studio e monitoraggio della Riserva di Pergusa vengano gestite da Kore subentrando, di fatto, all’Ufficio della Provincia e alla società Sicilia Ambiente, da tempo impegnati in questo ambito. Per non parlare dell’Istituzione Provincia Regionale, diventata solo una pertinenza dell’Università con fisiologici contraccolpi, anche di carattere psicologico, accusati da tutto il personale dipendente. Bisogna serenamente e con determinazione affermare che la provincia di Enna ha bisogno di una Università, magari Libera come Kore, ma non ha certamente bisogno di una super Università, che si sostituisce alle altre Istituzioni occupandone subdolamente spazi, competenze e funzioni. Kore deve aiutare e stimolare tutti a fare la propria parte, questa è la missione che gli abbiamo affidato, ma non quella di sostituirsi a tutte le altre fondamentali Istituzioni del territorio e della comunità ennese. Non vorremmo ritrovarci, fra dieci anni, con una Università che impegna tempo e risorse per dedicarsi alle collaterali politiche del territorio, trascurando la sua originaria funzione: garantire l’alta qualità della formazione universitaria.                                                                                                    

Enna,  15/07/2007

 

   Massimo Greco
 

 

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