La nomina del Direttore Amministrativo dell’Università Kore di Enna, che fa il paio con quella precedente del Rettore Andò, è l’ennesimo atto consumato in “solitudine” dal Presidente della Fondazione Kore Cataldo Salerno. Anche questa volta, senza nulla togliere alla competenza ed alla professionalità del Dott. Serafino, viene confermato il teorema delle decisioni unilaterali nella gestione della cosa pubblica . Un metodo più volte censurato ma che per la classe dirigente di questo territorio è diventata regola dell’agire politico-amministrativo. In una provincia in cui non si vogliono leggere con la dovuta attenzione i dati allarmanti evidenziati dai sindacati, in una provincia in cui le società ATO sembrano essere macchine mangia soldi dei cittadini, in una provincia in cui non si convoca da diversi anni un vero tavolo di concertazione per parlare di sviluppo, in una provincia caratterizzata dalla “sindrome del crocevia”, si assiste solo a scelte e decisioni che vengono assunte da due o tre persone che ritengono di essere i depositari della verità di divina memoria. Se tale metodo può, nel breve periodo, portare giovamento politico-elettorale ai partiti di riferimento, nel medio e lungo periodo, sta portando sempre più alla desertificazione sociale, culturale ed economica della provincia di Enna. Indipendentemente dalle appartenenze politiche sarebbe opportuno comprendere, una volta per tutte ed alla luce del sole, se questi nostri autorevoli “direttori d’orchestra” preferiscono il sistema oligarchico di governo rispetto a quello poliarchico e partecipativo più volte sbandierato, ma mai applicato.
Mi farò carico di richiedere la convocazione straordinaria di un
Consiglio Provinciale per la trattazione di tali temi e soprattutto per
ricostituire un tavolo permanente di concertazione con tutti gli attori
locali dello sviluppo territoriale.
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| Enna 29/6/2005 | Massimo Greco | ||||
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