massimo greco

 

 

 

 

“Progetto per Enna” 

E’ la denominazione che il Consiglio Provinciale ha coniato nella scorsa seduta del 14 novembre nell’approvare le iniziative programmatiche e strategiche proposte rispettivamente dal Sottoscritto e dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale Salerno per accendere i motori dello sviluppo della provincia di Enna. Troppi anni sono infatti trascorsi vivendo alla giornata, governando l’emergenza, gestendo ( io dico malamente!) i soli servizi pubblici locali ed impegnando il tempo rimanente nel chiacchiericcio politico. Nel frattempo i processi hanno continuato silenziosi ed inarrestabili la propria marcia nei vari settori che interessano la nostra comunità, senza curarsi troppo della costante e masochista distrazione di cui soffre la classe dirigente ennese. Settori vitali come il sociale, l’economico e l’istituzionale hanno subito periodici scossoni segnando il futuro della nostra provincia, eppure raramente ci si è fermati per riflettere su questo. Si è preferito affrontare il presente magari criticando il passato, ma soprattutto sottovalutando gravemente il futuro. E’ invece al futuro che si deve immediatamente dedicare ogni risorsa del nostro tempo se si vuole uscire dalla palude dell’ignavia in cui è scivolata tutta la classe dirigente della nostra provincia, incapace di riequilibrare i ruoli dei singoli in funzione meritocratica. Ci troviamo i centrocampisti al posto dei portieri, i difensori a cercare disperatamente il goal e gli allenatori al posto degli arbitri. Una quotidiana avventura senza idee, senza regole, senza progetti, senza programmazione, senza verifiche e senza controllo, che rischia di mettere a repentaglio lo stesso “contratto sociale” di Rousseau. Ecco perchè urge una seria pausa di riflessione in cui si ripristina la bussola, si rispolverano i valori ed i principi di riferimento e si approfondiscono i temi dell’etica nell’impegno pubblico. A connessione avvenuta, si potrà anche cominciare a pensare su come difendere il territorio della nostra provincia dalle forze centrifughe che mirano quotidianamente a rosicchiarle quote di sovranità. E perché non cominciare attraverso l’attivazione di forze centripete in grado di invertire l’attuale rotta? Il “Progetto per Enna” in questione è certamente una piattaforma aperta al confronto ed al dialogo sui temi dello sviluppo e sulle linee strategiche dell’entroterra siciliano, ma potrebbe rappresentare anche il “biglietto da visita” da presentare ai Comuni limitrofi della nostra provincia, per intavolare accordi di cooperazione territoriale. La creazione di un 4° polo territoriale al centro della Sicilia rappresenta infatti l’unica scelta politica per rimediare al fallimento della legge regionale sulle “Zone interne” degli anni ’80. E l’attuale legislazione regionale ben si presta a tale ipotesi progettuale visto che considera l’Ente Provincia “un’aggregazione di più Comuni siciliani in liberi consorzi, espressioni delle comunità operanti in territori di dimensioni sovraccomunali, storicamente integrate o suscettibili di integrazione intorno ad un unico polo di direzione, che consente l’organizzazione di strutture e di servizi connessi allo sviluppo delle relative aree, nonché l’elaborazione e l’attuazione di una comune programmazione economica e sociale”. L’attivazione solenne di siffatte sinergie atte ad estendere i confini del territorio provinciale sarebbe per la Provincia Regionale di Enna il modo più funzionale per capitalizzare la centralità geografica di cui gode e per celebrare degnamente l’80 anniversario della sua istituzione.      

Enna,  22/11/2006

 

   Massimo Greco
 

 

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