massimo greco

 

 

 

 

Le tentazioni di Kore 

Prima o poi sarebbero arrivate anche a Kore le tentazioni di diabolica memoria e trattandosi non di un essere umano ma di un’Organizzazione Pubblica formata da esseri umani, non ci si poteva aspettare troppo. In questo caso il frutto proibito è rappresentato dalla gestione della cosa pubblica universitaria, mentre la parte del Diavolo tentatore è stata affidata (guarda caso!) alla politica ed ai suoi partiti. E come spesso accade ha vinto il Diavolo che, finalmente, è riuscito a tentare Kore (e speriamo non ad attentare) e ad entrare pesantemente nella scena pubblica universitaria attraverso una pletorica composizione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Ennese Universitario. E fin qui nulla di nuovo, se consideriamo che i partiti politici fanno anche questo di mestiere. Ma alcune cose che non si comprendono e che ci portano a dire che, tutto sommato, questo Diavolo (o almeno questa tipologia) non è poi così furbo ci sono e sono anche troppo evidenti.

Primo: non si comprende come si sia riusciti a fare a meno dei partiti quando vi era la necessità di dare propulsione politica all’azione sinergica finalizzata a raggiungere la meta del 4° Ateneo siciliano, designando personaggi civetta nei vari organismi collegiali, e solo adesso invece, a risultato conseguito, si dia spazio alla politica attraverso le designazioni.

Secondo: non si comprende la necessità di rinnovare un Consiglio di Amministrazione di un Ente (il CEU) che ha raggiunto la propria mission, cioè quella di ottenere il riconoscimento dell’autonomia universitaria. Teoricamente avrebbe avuto più senso insediare un Consiglio di Amministrazione politico per raggiungere gli scopi statutari e non dopo che questi sono stati raggiunti. Infatti la fase transitoria, che durerà non più di quattro anni, cioè il tempo necessario per consentire l’esaurimento degli anni accademici nei corsi di laurea decentrati, non può mai giustificare un Consiglio di Amministrazione politico, fra l’altro a sproposito aumentato a 14 componenti, ma richiedeva una semplice e soprattutto economica, ripeto economica, fase commissariale. Adesso sì che avrebbe avuto più senso una gestione del Presidente della Provincia (a titolo commissariale) per gestire non solo l’ordinario, ma un ordinario ad esaurimento.

Risultato: o è troppo fesso il Diavolo (rappresentato dai partiti) che pensa di averla avuta vinta nel tentare una Kore che premeditatamente si era già spogliata dei suoi gioielli (per trasferirli nella Fondazione UKE) e di accontentarsi delle molliche rimaste o in questa provincia i partiti sono dei poveri agnellini ed il Diavolo (quello vero questa volta) è un altro ed è più furbo di quanto si possa pensare.                                                                                                                                     

    Il Consigliere Provinciale 

Enna 17/9/2005   

 Massimo Greco

 

 

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