massimo greco |
Comunicato stampa
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“ Quale Commissario ad acta dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Enna mi limito ad avere funzioni esecutivi nel rispetto degli indirizzi politici espressi dall’Assessorato Regionale al Turismo, ma poiché rivesto anche un ruolo politico non posso non evidenziare alcune perplessità sul progetto di riforma del turismo in corso all’Assemblea Regionale Siciliana. Condivisibile è la scelta strategica di concepire il turismo in termini distrettuali attraverso il coinvolgimento degli operatori privati impegnati sul territorio, un po’ meno l’idea accentratrice che la Regione intende portare avanti trasformando le Aziende Autonome in servizi regionali decentrati e privandole, sostanzialmente, dell’autonomia decisionale. Sotto il profilo istituzionale è una politica in controtendenza rispetto all’esigenza, più volte manifestata dalla stessa Regione Siciliana, di trasferire agli Enti Locali quante più competenze nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale. Non si comprendono, di contro, le motivazioni che spingono il Governo regionale a mantenere in vita le Aziende provinciali per l’incremento turistico, che dovranno promuovere turismo in coerenza con le linee programmatiche regionali. Basti pensare all’Azienda Provinciale per l’Incremento Turistico di Enna che da circa tre anni non esercita più alcuna funzione istituzionale se non quella di retribuire le spettanze ai propri dipendenti ed i gettoni di presenza al Consiglio di Amministrazione. Una riforma è tale se risponde ad almeno questi requisiti:
Una riforma che risente solo di spinte politiche contingenti parte col piede sbagliato.
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